Mi chiamo Stefania. Collaboro con la società di marketing IPR Feedback e da un po’ cerco di dare un mio contributo a questo blog.
In genere scriviamo di argomenti di marketing, social media, riflessioni sul mondo del lavoro e strumenti di ottimizzazione personale e professionale. Oggi però, vorrei fare una mia riflessione personale.
A soli 26 anni e con poca esperienza lavorativa lasciatemi fare per un momento la parte dei “vecchi” che incolpano i “giovani” per tutti i problemi della società odierna. Collaboro con questa società. Nasce un progetto, una cosa che potrebbe avere futuro. Abbiamo bisogno di qualcuno che realizzi dei video. Il mio primo pensiero è: contatto qualche mio amico dell’università, abbiamo fatto il DAMS per questo! Diamo loro la possibilità di lavorare invece di chiamare i soliti noti! La reazione non è però quella che mi aspetto. I miei amici mi rispondono, chi più chi meno, che non ci sono nel periodo in cui serve il lavoro perché staranno “seguendo un corso” o “facendo un corso di formazione”.
Ora scusatemi, ma solo io noto che stanno rifiutando un lavoro per fare un corso che li prepari al lavoro?
E qui torno ad essere la “giovane” che incolpa i “vecchi” per tutti i problemi della società odierna.
Quello che noi giovani siamo costretti a fare, in questo orizzonte di disoccupazione generale e di desertificazione professionale, è formarci. Continuamente, ininterrottamente, nuovamente, sempre su più argomenti differenti, sempre con più soldi. E la cosa assurda è che non ci rimane tempo per lavorare. Siamo talmente impegnati a formarci per il nostro futuro che non inizieremo mai a costruircelo. E questo a causa di chi è a capo delle cose. Tutti richiedono personale con esperienza. Ma se nessuno fa mai iniziare qualcuno dal basso come si costruisce l’esperienza? E se studi tutta la vita per poter lavorare meglio quando inizi a lavorare davvero?
Allora per favore, cercate i giovani, offrite loro la possibilità di imparare qualcosa sul campo, insegnategli che la vera formazione non è quella dietro ai banchi.
Altrimenti tra un po’ avremo così tanti attestati che dovremo usarli al posto dei sottobicchieri.